Quando osserviamo attentamente le persone che ci circondano, notiamo aspetti emotivi e comportamentali che ci inducono a definirle: diciamo, per esempio, che un amico è pigro, che una fidanzata è molto emotiva, oppure vediamo papà come particolarmente rigido al contrario di mamma che viviamo come empatica; persino noi stessi possiamo considerarci creativi. Ci rendiamo conto di avere cose tanto in comune con altri quanto diverse magari nel modo in cui vengono espresse.
Si può sostenere, dunque, che esistono personalità diverse?
Assolutamente sì e l’antica tradizione Sufi dell’Enneagramma ce lo conferma. Non si conoscono con precisione le origini di questa magica mappa, ma sappiamo che Gurdjieff prima e Naranjo poi, se ne interessarono fino ad approfondirlo ed arricchirlo. Ma di cosa si tratta?
L’Enneagramma (dal greco ennea, nove, e gramma, disegno) è uno strumento antico che consente l’esplorazione e la conoscenza di sé attraverso la comprensione profonda della propria personalità in senso cognitivo, emotivo, corporeo e spirituale. Esso descrive 9 tipi di carattere, e l’idea di fondo è che imparando a riconoscere la maschera che abbiamo scelto di indossare e esibire nel mondo, possiamo coglierne sia gli aspetti limitanti che quelli più preziosi che favoriscono la nostra evoluzione nell’Universo. In questo senso, cos’è il carattere?
Naranjo definisce il carattere come “un’interferenza della passione con l’istinto, alimentata dall’influenza di una tendenza cognitiva deformante“. Questo significa che ogni personalità ruota attorno a due nuclei essenziali: Passione e Fissazione. La prima non è altro che l’esagerazione di un’emozione frutto di una sofferenza infantile, mentre la seconda alimenta la prima attraverso forme di pensiero ben radicate. Per capirci meglio è opportuno cominciare a vedere le personalità che ci propone l’Enneagramma, magari iniziando a chiederci dove ciascuno di noi si può collocare.
Innanzitutto è bene partire dalla considerazione che l’Enneagramma include le personalità che descrive in tre Centri di Intelligenza: viscerale, emotivo e razionale. Il centro di intelligenza delle viscere è l’espressione dell’istinto, della forza vitale e dell’azione. Esso offre radicamento, pienezza, forza e immediatezza. Le difficoltà di questo centro sono l’aggressività, l’indolenza, i confini rigidi, la tensione fisica e il controllo dell’ambiente. Qui troviamo i caratteri 8-9-1. Il centro di intelligenza del cuore permette di esprimere il proprio mondo emotivo. In questo senso offre dolcezza, empatia, compassione, identità, intimità e tenerezza; al tempo stesso esso limita attraverso la manipolazione emotiva, l’egocentrismo, l’ostilità, l’ipersensibilità e l’ostentazione dell’apparenza. Qui troviamo i caratteri 2-3-4. Il centro di intelligenza della testa guida la conoscenza; esso offre concentrazione, curiosità, oggettività e precisione. I limiti di questo centro sono dubbio, strategia, pianificazione, ansia, anticipazione e iper-analisi. Qui troviamo i caratteri 5-6-7.
Mentre vi fate un’idea di quale centro di intelligenza è più attivo in voi, descrivo brevemente ciascun enneatipo.
1 – IRA/PERFEZIONISMO. Si tratta di una persona molto precisa, attenta, responsabile, che vorrebbe sempre che le cose andassero nel modo in cui reputa migliore; porta avanti grandi ideali che cerca di rendere reali con devozione e impegno. La passione dell’ 1 è l’ira, intesa come rabbia razionalizzata che si trasforma in frustrazione e risentimento. Il perfezionismo che ricerca nella vita viene espresso anche attraverso un atteggiamento cordiale, rispettoso, elegante e carismatico. “Solo se sarò perfetto mi accetteranno“.
2 – ORGOGLIO/SOVRABBONDANZA. Il carattere 2 ha la tendenza a mettersi al servizio degli altri, sognando un mondo pieno di amore e generosità. Vive un falso senso di abbondanza al pari di una mamma che allatta ininterrottamente i propri figli. Attraverso un atteggiamento in cui si pone al di sopra, cela un mondo fatto di umiliazioni ancora presenti e dolorose. Il tipo 2 ha sempre bisogno di sentirsi indispensabile con la segreta motivazione di ottenerne un ritorno. “Se sarò amorevole mi accetteranno“.
3 – VANITÀ/AUTOINGANNO. Si tratta di una persona estremamente attenta all’immagine che mostra all’esterno. Punta al successo con energia, motivazione, industriosità e necessita costantemente di ammirazione. L’inganno sta nel credere di essere l’immagine ideale che può presentare al mondo. Cambia modo di essere in base alla situazione in cui si trova, perdendosi dietro ruoli che non la rispecchiano. Si racconta bugie, si auto-inganna pur di farsi vedere. Può essere definita una personalità camaleontica.
4 – INVIDIA/SOFFERENZA. Il carattere 4 si percepisce come carente. Nella sua idea dominante, l’altro ha sempre qualcosa in più rispetto a sé e questo suscita invidia e tristezza. Si tratta di una persona che tende a svalutarsi tanto, con un gran senso di inferiorità. Alcuni 4 affrontano le difficoltà della vita con grinta e rabbia, altri passano il tempo a lamentarsi, aspettando che la fortuna piova dal cielo. Il tipo 4 può scegliere di cimentarsi in più impegni diversi ma senza riuscire a provare soddisfazione o senso di pienezza. Si aggrappa con le unghie e con i denti alle proprie sofferenze, come se queste favorissero un posto in paradiso.
5 – AVARIZIA/ISOLAMENTO. Questo tipo di persona non è interessata al mondo esterno. Vive nella propria torre in cima ad una collina e tiene per sé le proprie emozioni. Il 5 è un carattere asociale, conoscitore delle cose della vita, attento osservatore, studioso che si lascia prendere totalmente dai propri interessi. É una persona solitaria, fuori dal comune, alla ricerca di un mondo vero e trasparente. Il 5 può essere giocoso, paziente e comunicativo; ha un approccio scientifico alla vita e ama studiare, ricercare e acquisire tecnica.
6 – PAURA/DUBBIO-ACCUSA. In virtù di una forte paura di fondo che può diventare invalidante, il tipo 6 passa molto tempo ad esaminare l’ambiente per sentirsi al sicuro. Nella scelta diventa difficile capire qual è la cosa giusta da fare, alimentando un dubbio che può lasciarlo in uno stato di stasi. É una persona socievole, affidabile, amichevole e simpatica, ma può aver difficoltà a fidarsi delle persone che la circondano. Può mettere alla prova gli altri mandando segnali ambigui e con un atteggiamento passivo-aggressivo. Viene percepito spesso come pessimista e negativo.
7 – GOLA/CIARLATANERIA. Il tipo 7 cerca tutti i modi per fuggire dai problemi della realtà e godere dei piaceri della vita. Si comporta con superficialità, giocosità eccessiva e delle volte è percepito dagli altri come fuori luogo. Valorizza gli aspetti positivi degli eventi e la vita è una continua avventura. É una persona vivace, energica, estroversa e può portare avanti più impegni in modo efficace e pratico. Quando perde la connessione con la propria leggerezza fa di tutto pur di non lasciar emergere la sofferenza: si riempie di occasioni nelle quali possa accantonare le emozioni negative che sente.
8 – LUSSURIA/VENDETTA. Il tipo 8 è definito anche “fallico narcisista” per evidenziare il modo aggressivo con il quale affronta la vita. Si tratta di un carattere che si prende con forza ciò che vuole, non rispetta le regole perché le uniche regole sono le proprie e si presenta con un corpo altrettanto forte e robusto. La miglior difesa è l’attacco ed è convinto che solo attraverso l’imposizione verrà ascoltato. É autoritario, prepotente, insensibile. scontroso e individualista. Talvolta nel suo essere bellicoso può diventare molto violento.
9 – ACCIDIA/IPERADATTAMENTO. Nel tipo 9, per accidia non si fa riferimento ad una passività legata all’agire, quanto piuttosto ad una pigrizia dell’anima. Si tratta di una persona che risulta disinteressata al proprio mondo interiore e si lascia trascinare dagli eventi con inerzia ed eccessivo adattamento. Sogna un mondo nel quale tutto è collegato e in connessione in un reciproco sostegno; è pacifico, ottimo mediatore e può avere un’influenza calmante e curativa sull’altro. Si perde in attività ripetitive che riempiono il tempo e diventa smemorato, distratto, disimpegnato da attività futili che lo allontanano da sé.
Questa breve panoramica sugli Enneatipi, può stimolare un primo inquadramento all’interno dell’una o dell’altra personalità, o perché no, nello spazio di più caratteri diversi. L’Enneagramma ci aiuta a riconoscere noi stessi e gli altri per come sono, a osservare i nostri limiti valorizzando al tempo stesso le risorse; conoscersi attraverso questo antico strumento, permette di imparare a gestire i conflitti, ad affrontare le difficoltà conoscendo le proprie carenze, a superare la sfiducia e l’inadeguatezza. Approfondirlo significa capire in quale direzione andare per evolvere, per raggiungere la propria inestimabile realizzazione e integrità.
” Esistono menti che si interrogano, che desiderano la verità del cuore, la cercano, si sforzano di risolvere i problemi generati dalla vita, cercano di penetrare loro stesse e l’essenza delle cose e dei fenomeni. Se un uomo ragiona e pensa bene, non importa quale cammino egli segua per risolvere questi problemi, deve inevitabilmente ritornare a se stesso e incominciare dalla soluzione del quesito di che cosa egli stesso sia e di quale sia il suo posto nel mondo che lo circonda.“.
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