Patologie al potere
I più recenti episodi che riguardano gli Stati Uniti d’America e la ormai passata presidenza Trumpiana, suscitano un grande quesito da anni: che problemi ha Trump?
I Griffin© (1999). Trump Guy, stagione 17 episodio 11. Diretto da Dominic Bianchi, James Purdum e Joe Vaux. Scritto da Seth MacFarlene, David Zuckerman e Patrick Meighan. Distribuito da Fox Network.
Sicuramente la domanda non si riferisce a problematiche economiche o di altra natura materiale, quanto piuttosto a ciò che gli frulla nel cervello, che evidentemente proprio a posto non è. Ebbene, un recente documentario di Dan Partland che si chiama #unfit (inadatto), lo esplicita attraverso i pareri professionali di psichiatri, psicoterapeuti, analisti politici, scrittori ed ex collaboratori di Trump. In particolare, gli stessi esperti di salute mentale hanno deciso di esprimere diagnosi senza peli sulla lingua in virtù della cosiddetta regola di Taratoff: “il terapista ha il dovere di avvisare persone competenti quando un paziente mostra segni nel voler recare danni nei confronti di una o più persone”. Grati dell’esistenza di tale principio, la diagnosi stilata da John Gartner è di disturbo narcisistico maligno, xenofobia, misoginia, sessismo e sociopatia; insomma, abbiamo a che fare con una personcina sana ed equilibrata!
Originario di una famiglia guidata da Fred Trump, noto immobiliare Newyorchese, il piccolo Donald scelse da subito di seguire le orme del padre, sposando a pieno anche le sue idee autoritarie. Divenne dapprima imprenditore e uomo d’affari, poi 45esimo presidente degli USA. Nel corso della sua carriera ha sempre esposto apertamente e senza nessuna forma di pudore, le proprie paranoie, il desiderio di vendetta, l’esaltazione della violenza e l’antisemitismo tipici di un dittatore. Senza dubbio, la maggior parte dei politici ha un disturbo narcisistico di personalità, ma questo caso sembra diverso e decisamente più grave.
Vediamo nello specifico di cosa sto parlando.
Il disturbo narcisistico di personalità è determinato da idee di grandiosità, costante bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. La persona narcisista sente la continua minaccia al proprio valore a cui reagisce attraverso l’arroganza, la superiorità e il disprezzo; non si assume mai la responsabilità delle proprie azioni e l’idea dominante è “devo essere migliore degli altri“. Solitamente, il narcisista si rivolge al terapeuta quando si trova in situazioni estreme: ultimatum sociale. sanzioni disciplinari, reati finanziari, perdita del lavoro e sospensione della patente; in altri termini, c’è la convinzione che le regole sociali, morali e legali riguardino solo gli altri.
Nel caso specifico di Donald Trump, un quadro già di per sé allarmante, si arricchisce di “malignità“, che si ha quando la persona è disposta a danneggiare gli altri attraverso un atteggiamento antisociale, aggressivo, sadico e paranoico. Tipico del narcisista maligno, è provare piacere e godimento nella sofferenza altrui, non riconoscendo mai i suoi eccessi; è apertamente intollerante verso le differenze e verso chi non la pensa come lui. I comportamenti aggressivi associati a questa personalità sono violenza domestica, stalking, abuso infantile, molestia sessuale, omicidio e terrorismo. A proposito di questo, abbiamo frode ed evasione fiscale e ben 26 denunce di molestie sessuali a carico dell’ormai (e per fortuna) ex presidente USA.
Altro aspetto interessante di questa personalità, è la manipolazione perversa che il soggetto agisce attraverso truffe, imbrogli, sotterfugi e inganni di ogni genere. Rick Reilly, scrittore sportivo, lo dice chiaramente “Se imbroglia a golf credete che non lo faccia anche con le sue tasse?“. In effetti è facile credere che ci sia un’abitudine e propensione alla menzogna al punto che questa coinvolga anche altri ambiti della vita; si contano, infatti, 15 mila affermazioni false registrate durante la sua presidenza.
Grande potere nelle mani di una persona squilibrata che non ha mai messo piede in una studio di psicoterapia, rappresenta un pericolo mondiale. Guardate #unfit, riflettete, fatevi un’idea e notate se è necessario andare così lontano per scoprire uomini mai cresciuti, tanto grandi da occupare una poltrona e tanto piccoli da giocare ancora con le pistole.
“Il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa.”
Il mio nemico – Daniele Silvestri
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